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Scene da un matrimonio

John Updike

Traduzione di: Oliviero Pesce

«Updike è, come sempre, un sensibile conoscitore di quella linea sfuocata tra amore e odio, delle cose che le persone fanno per farsi del male a vicenda, volontariamente o meno, e dei tanti piccoli gesti di intimità e ostilità che compongono un matrimonio. Queste storie sono piene di passaggi straordinari – dell’intensa prosa di Updike, del suo ritmico, acuto, fertile e, a volte, anche in qualche modo traboccante, utilizzo del linguaggio» – The Guardian

«Il genio di John Updike si accende soprattutto davanti alle possibilità liriche di quegli eventi tragici che, non riuscendo a giustificare se stessi come tragedia, diventano inevitabilmente commedia» – Joyce Carol Oates

La prima apparizione di Richard e Joan Maple risale a un racconto scritto da John Updike nel 1956. Il racconto si chiamava Neve sul Greenwich Village, e i Maple – gli affascinanti coniugi protagonisti della storia – avevano appena traslocato a New York, in un appartamento sulla Tredicesima West. Da quel momento e per i vent’anni successivi, Updike non li ha più persi di vista, facendone corpo e sentimento di diciotto storie raccolte poco dopo la sua morte in un unico volume. Nate e originariamente pubblicate negli Stati Uniti come singoli racconti, le storie dei coniugi Maple rinascono così in forma di quasi-romanzo, per raccontare con una scrittura magistrale e magnetica e senza soluzione di continuità le cronache tragi-comiche di una coppia disposta saggiamente a barattare la possibilità futura di un lieto fine per la certezza presente di essere felici sempre.

16,15

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