Esattamente venti anni dopo quel maledetto 11 gennaio 1999 che ci ha portato via Fabrizio De André, questo nuovo volume della nostra piccola «Enciclopedia del Novecento» offre a chi lo ha sempre amato e a chi ancora non lo conosce bene una lettura originale e poco consueta della voce forse più celebre della canzone d’autore italiana.
Non è certo necessario spiegare chi è stato Fabrizio De André, un uomo e una voce che fanno parte della nostra storia e del nostro immaginario. Il tentativo di questo volume, che esce per celebrare con immenso affetto i vent’anni dalla sua prematura e tragica scomparsa, è quello di offrire una lettura della sua opera meno consueta di quella ormai abusata di «poeta degli ultimi» o di «cantore dei sofferenti». Una lettura forse meno «corretta» ma non meno appassionata, che cerca di metterne in evidenza anche i limiti umani, per raccontare però soprattutto la grandezza anarchica della sua visione davvero libera del mondo e soprattutto la sua pietà, quella rara attitudine umana che gli ha consentito di essere «accanto» a tutti gli esseri umani, anche quelli caduti e persi.
€7,51