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30 disponibili

Copia conforme

Stéphanie Kalfon

Traduzione di: Tommaso Gurrieri

«Le famiglie secondo me sono fragili come castelli di carta. Basta che qualche neurone smetta di fare la sua funzione specchio perché la familiarità che ci lega agli altri svanisca. Ho pensato che fosse la notte ad aver inghiottito mia figlia, ma quella notte aveva avuto luogo in me».

Il thriller psicologico di cui si sono innamorati tutti i librai francesi

«Stéphanie Kalfon firma un libro implacabile e ossessivo sulla fragilità mentale di una madre, giocando con la sua protagonista e con i lettori, e offrendoci una lettura appassionante e che è impossibile interrompere prima dell’ultima pagina» Babelio

«Un romanzo sul dubbio, il disagio e la follia in cui si è costretti a entrare nella mente di una madre, accanto alla quale si sprofonda in una deriva senza limiti» Le Monde

Una sera di novembre, un compleanno per gli otto anni di una bambina di nome Nina. Emma e Paul, i genitori, la portano al luna park, si avvicinano al tirassegno. Il padre Paul afferra il fucile. Primo colpo, centro. Secondo colpo, centro. Terzo colpo, centro. Emma lo abbraccia, poi allunga la mano per abbracciare anche la piccola Nina, ma Nina non c’è più. È scomparsa, ed è il panico. Il panico completo, il terrore, il dolore più folle che una madre e un padre possano provare. Dopo una notte la polizia telefona, Nina è stata ritrovata. Emma e Paul vanno al commissariato, Nina corre incontro alla madre, ma accade qualcosa. Nella mente di Emma penetra un dubbio: «Questa non è mia figlia».
Emma, quarantatré anni, insegnante d’arte all’Accademia, la narratrice di questo romanzo, racconta l’abisso che la trascina sempre più a fondo nella sua follia. Qualcosa, non si sa cosa, ha fatto entrare nella sua mente un «quasi niente» che la fa progressivamente sprofondare in una vertiginosa incertezza, mentre la bambina cerca invano e con disperazione di riprendersi la madre, e il padre, musicista e matematico, perde accanto a loro ogni possibile direzione. Copia conforme è il racconto del precipizio, della follia, dello smarrimento, della crudeltà di una madre che ha perso sé stessa, e insieme il racconto del percorso straziante di una figlia che ha di fronte un vuoto, il peggiore dei vuoti. Un romanzo unico, scritto con uno stile potente, capace di tenere insieme tensione e letteratura, thriller e psicologia, e che ci offre la possibilità di entrare negli abissi della mente nei momenti in cui la mente si perde, e non ritrova la strada.

18,50

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